domenica 30 marzo 2014

My history


Il 3/5/1986 la Reppublica Italiana chiede ai genitori di decidere se avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Oggi ritrovo il documento redatto in tale occasione dai miei genitori per la scelta che mi riguardava.

ALLA DIREZIONE DIDATTICA DEL XXXX CIRCOLO - YYYY

La Circolare Ministeriale del 3/5/1986 N.128 prescrive alle famiglie di scegliere entro il 7 luglio e di indicare, attraverso apposito modulo, se intendono avvalersi o non avvalersi della religione cattolica nella scuola pubblica statale.
I sottoscritti genitori dichiarano la loro astensione perchè:
- questa scelta introduce nella realtà scolastica una discriminazione ideologica che riteniamo inopportuna per l'educazione alla libertà, all'ugualianza, alla giustizia.
- il modulo è stato formulato in maniera scorretta:
 a. costituzionalmente dovrebbe essere garantito, a seconda del "credo" dei genitori e a parità di tempo, l'insegnamento di religione cattolica - protestante- ebraica- buddista - mussulmana - induista - l'ateismo...
b. non esiste in effetti un'alternativa chiara e precisa tra insegnamento della religione cattolica e un "altro" non ben specificato tipo di insegnamento.
- l'attenta lettura e successiva discussione della suddetta circolare del Ministero della P.I. ha creato in noi genitori di D., stupore e perplessità perchè abbiamo sempre educato la nostra bambina al rispetto verso l'altro, alla fratellanza, all'amore per gli uomini. Tutti, indiscriminatamente.
Per tali motivi e per altri che sarebbe troppo lungo descrivere (anche perchè non è la circostanza nè la sede adatta) noi compiamo questo tipo di scelta.

V. 3 luglio 1986

Questo il documento finale, insieme vi erano diverse versioni con elenchi molto più lunghi di motivazione, di denuncia del fatto che non veniva chiesto se si voleva o non voleva introdurla ma la scelta della sua introduzione era già stata decretata, da altri.
I miei genitori mi hanno cresciuta col senso della libertà e dell'ugualianza, l'istinto all'analisi critica di quello che mi viene proposto e alla scelta consapevole e ponderata. Non sono mai scesi nella piazze pubbliche, non si sono mai incatenati a muri per urlare "contro", hanno sempre fatto le loro scelte in virtù dei valori e rendendone conto in primis a se stessi. Così sono cresciuta io e così sono io...ne riconosco loro i meriti e sono orgogliosa di essere figlia loro essendo orgogliosa di chi sono e chi diventerò.


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