mercoledì 13 aprile 2011

I pirati del merito



"18 pubblicazioni internazionali, 32 articoli di rilievo...ma sta qui doveva venire a fare il nostro concorso? Ma vai a fare i soldi in america....puttana"








Ieri ho visto "C'è chi dice no" di Avellino. Era da un po' che non mi gustavo un film del genere, niente amore, sesso, azione ma una storia vera, comica nella sua tragicità e verità. Un film di leggera denuncia che forse, come alcune critiche riportano, tratta il problema ma ha quasi paura di renderlo troppo grande.
Penso non ci sia bisogno di "renderlo grande" ostentando perchè basterebbero due parole per far capire a chi ha provato i soprusi di una non-meritocrazia.
In sala saremmo stati una ventina di persone (peccato) ma dalle risate e i commenti sussurrati capivi come tanti dei presenti avrebbero fatto le stesse cose dei protagonisti, come le frasi di ira e ironico cinismo siano state pronunciate più volte con senso liberatorio anche dagli spettatori.
Frasi serrate, azioni ridicole...ma quel finale tipico italiano che ti fa uscire con il sorriso congelato in faccia...quando ridi ridi ridi e alla fine è come se uscisse qualcuno a dirti "see ridi va che la mamma ha fatto gli gnocchi". Ti senti rilassato, di buonumore perchè hai "fatto endorfine" e al contempo sei incazzato come una bestia perchè dici "ma è tutto vero e nulla cambia, e che ci faccio io qui...l'immolato sull'altare della patria per salvare un mondo che non ha palle di essere salvato?"

"Ahi serva Italia" dal 1200 ad oggi...

esco e penso ai miei compagni di università e poi mi permetto di arrivare ai miei compagni di liceo...faccio l'appello e arrivo quasi ad elencare tutti gli stati più noti del mondo: il meno densamente popolato da questi elementi? l'Italia (o meglio, quello popolato da chi ha seguito le "orme di famiglia"). Poi ripenso a "vieni via con me" a come mi ero sentita per un momento parte di qualcuno che combatte per il meglio, poi ripenso alla fine di questo film e sono divisa, combattuta e incazzata...anche se sto ancora ridendo...
ma dove finiremo se tutti questi se ne vanno, se non ci sono più i miei compagni di cui ho fiducia chi è che si sta facendo strada per guidare questo paese?
Vi prego...non datemi una risposta...se state zitti sappiamo entrambi qual'è

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'italia e' il paese delle caste e l'unico modo per entrarci e' o essere raccomandati o essere figlio di qualcuno. Fondamentalmente la stessa cosa. L'immobilismo italico e tutti i suoi mali derivano da questo. Gente ottusa priva di qualunque capacita, qualita' e cultura, se non quella di essere raccomandata, che fanno solo gli interessi loro e delle lobbies a cui sono coesi.

Anonimo ha detto...

cazzo
il paese di merda