giovedì 24 marzo 2011

Viaggio al Nord




I viaggi sono i viaggiatori 
Fernando Pessoa





A brave parto, un viaggio di due giorni, verso il Nord, sperduto e apparentemente freddo. 
Ne sentivo il bisogno e questo improvviso andare che fino a ieri non era nemmeno programmato e nei pensieri mi fa sentire bene. Per una serie di coincidenze parto da sola e il tragitto fino alla meta è una mezza odissea (una macchina, un aereo, due treni, un autobus)...ma quanto amo questo fatto?
Come dicevo anni fa soffro lo zugunruhe e ne soffro ancora...e questo è uno dei due periodi dell'anno in cui più si fa sentire...
Sono emozionata, non vedo l'ora che sia quella data. Perchè amo il fatto stesso del viaggio, del movimento.
L'atmosfera dell'aeroporto, della stazione ferroviaria, i treni pieni di gente con vite loro e che ti permettono di vedere e assaporare paesaggi che non sono tuoi, che restano, per quanto civilizzati, selvaggi ai tuoi occhi.
Essere italiana e non farlo sapere, muoversi nell'abitudinarietà delle altre persone, tu unico elemento di disturbo, non armonico e al contempo inconsiamente adatto all'immagine, al frame della vita.
Solo tu sai di essere un elemento "fuori dal coro".
Questo viaggio mi piace perchè porta in un paese sperduto, un paese che quasi nessun turista visiterebbe, sperduto al confine fra due nazioni, dimenticato a dormire sul Mar del Nord. L'ultima volta che sono stata in un posto simile è stato... fatico a descrivervi una cosa se non l'avete mai provata e se l'avete provata capirete. Quando siete da soli e camminate in paesi piccoli e nuovi e siete in silenzio, solo voi e i vostri abiti, una borsa normale per confondersi. Chi vi passa accanto non può sapere che siete stranieri, che non venite da lì e quindi non vi bada. E il paese ignoto è lì per voi, con il suo fascino privo di elementi da "guida turistica" ma con la semplice bellezza di un paesaggio umano. Sono nuove scoperte, nuove immagini che riempiono lo sguardo, che gli danno vita. E' un altro anonimato. E' un bimbo che impovvisamente vede i peschi in fiore. E la scintilla di qualcosa di nuovo. 
Pregusto già il mio posto sul treno vicino al finestrino, la musica o il semplice rumore delle rotaie e la città...la periferia...i campi...il paese...i campi...il paese...il mare...







1 commento:

Emme ha detto...

Bello, veramente.
Certe emozioni vengono solo dalla solitudine e dai viaggi.
In questo caso da entrambi..
:)