mercoledì 23 aprile 2008

Come una bambina

Viaggiatore quanto distante può portarti il flusso dei pensieri!
Ti ritrovi improvvisamente a guardare un film che ti stai costruendo. Basta poco...la giusta canzone in sottofondo (New Casablanca, Shivaree), il corretto incipit ispirato dalla vita di qualcuno che conosci, magari da più vite che si fondono...e parte la tempesta di emozioni appena suscitate, accennate o profondamente divorate fino ad entrare anima e corpo nelle storie...ti ritrovi a guardarti intorno senza veramente vedere e a sentirti miglia distante...quanto è bello l'essere umano, fornisce sempre un mondo di riflessioni che si diramano come rami alla ricerca di un cielo in cui perdersi. Qualcosa ti richiama alla realtà, un rumore fuori musica, un suono invadente che ti ricollega al reale...improvvisamente riproiettato nel limbo della tua vita, conteso nel mondo delle tue indecisioni, diviso fra l'azione o meno perchè da una parte sai con tutto te stesso che vorresti veramente essere attivo per una volta, anche una sola...ma dall'altra sei fin troppo conscio del peso che questo comporta, dei massi che ti tengono ancorato...e ti manca il coraggio di dire le frasi che vorresti...le parole ti si incastrano lì, fra i denti e non trovano veramente la forza di uscire...giustifichi i battiti accelerati e l'ansia e la voglia e....giustifichi tutto dietro false idee, dietro futili parole che hanno l'amaro sapore della menzogna ma delle quali ti vuoi convincere talmente tanto che sorvoli

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