mercoledì 30 aprile 2008
Warrior inside...warrior around
Può far sorridere questa affermazione ma prima di giudicare ascolta...
sei anni fa ho preso questa micia completamente nera con gli occhi verdi nata dal rapporto di una gatta di razza siamese con un gatto di montagna, durante una notte in cui la madre aveva scelto che la gabbia e la costrizione di generare figli nobili non le andavano più bene...
il carattere della mia micia nasce proprio dal misto di selvaggio del padre e di...beh sì...stronza della madre...Non si può definire certo di compagnia...Tu viaggiatore sai come funziona il linguaggio del corpo dei gatti...le fusa, lo strisciarti accanto sono in genere simboli di affetto relativo....un gatto ti riconosce come elemento della sua famiglia solo quando mette in contatto il suo muso con il tuo viso...è l'unico vero contatto contraddistintivo di un riconoscimento reciproco...ci ho messo quasi un anno ma alla fine la mia gatta e diventata veramente mia.
Con le persone è così...un continuo studiarsi e "affrontarsi" per riuscire a stabilire un scambio costruttivo e reciproco...ed è questo che mi piace...l'evoluzione di un gioco di reciproca comunione...sempre più dentro, sempre più nel profondo...un cercare di abituarsi l'un l'altro...
qual'è il risvolto? Non sono disposta ad accettare di subire lo stesso...il gioco è bello e ha fascino fino a dove riesco a vedere la profondità del passo che sto per fare...al buio non funzionerebbe...non potrei mai essere il reciproco di quello che sono
giovedì 24 aprile 2008
Fata morgana
mercoledì 23 aprile 2008
Come una bambina
Ti ritrovi improvvisamente a guardare un film che ti stai costruendo. Basta poco...la giusta canzone in sottofondo (New Casablanca, Shivaree), il corretto incipit ispirato dalla vita di qualcuno che conosci, magari da più vite che si fondono...e parte la tempesta di emozioni appena suscitate, accennate o profondamente divorate fino ad entrare anima e corpo nelle storie...ti ritrovi a guardarti intorno senza veramente vedere e a sentirti miglia distante...quanto è bello l'essere umano, fornisce sempre un mondo di riflessioni che si diramano come rami alla ricerca di un cielo in cui perdersi. Qualcosa ti richiama alla realtà, un rumore fuori musica, un suono invadente che ti ricollega al reale...improvvisamente riproiettato nel limbo della tua vita, conteso nel mondo delle tue indecisioni, diviso fra l'azione o meno perchè da una parte sai con tutto te stesso che vorresti veramente essere attivo per una volta, anche una sola...ma dall'altra sei fin troppo conscio del peso che questo comporta, dei massi che ti tengono ancorato...e ti manca il coraggio di dire le frasi che vorresti...le parole ti si incastrano lì, fra i denti e non trovano veramente la forza di uscire...giustifichi i battiti accelerati e l'ansia e la voglia e....giustifichi tutto dietro false idee, dietro futili parole che hanno l'amaro sapore della menzogna ma delle quali ti vuoi convincere talmente tanto che sorvoli
venerdì 18 aprile 2008
...Salvami...
"Ognuno di noi cerca qualcosa che scardini la sua esistenza"
Non sei, in fondo, anche tu in attesa...di cosa non lo sai, forse solo di capacitarti che l'attesa è il bello della vita. Essere sempre in attesa con la predisposizione d'animo di accettare qualsiasi cosa ci venga offerta...perchè le prospettive cambiano e gli angoli della nostra esistenza rivelano nuovi orizzonti...di cui nemmeno riusciamo a percepire la profondità...
In fondo stiamo tutti sprofondando...sin da quando abbiamo smesso di ragionare con la limpida mente dei bambini...abbiamo cominciato a sprofondare molto prima di quanto possiamo ricordare...e di mano in mano cerchiamo di mantenerci a galla...ma in fondo ci piace scendere sempre più...ci fa sentire un po' adulti toccare la profonda complessità dell'essere umano...un po' ci gratifica avere sempre un rompicapo da risolvere, ci fa sentire particolari e diversi, ci sembra che metta in risalto il nostro essere, ci dona un manto di mistero e, probabilmente, stimola la curiosità su di noi...
e il gioco delle parti continua finchè tutti rispettano il loro ruolo, tacitamente assumono a turno la parte di misteriosi o di indagatori...di chi sprofonda e di chi salva...
ed il gioco prosegue e ci piace così
domenica 13 aprile 2008
...A voi...
Viaggiatore…ieri sera mi è stata posta da 4 persone una domanda che riassume in sè una delle più grandi curiosità…Cosa cerca una donna in un uomo?...questa domanda mi fa sempre sorridere perché nasconde in sé un desiderio di capire ma non fine a se stesso, si cercano delle risposte per giustificare, per dare un senso a quello che ci accade, per chiarirsi e forse mettersi un po’ in pace con se stessi e con quello che si fa…L’inghippo cade nella generalità della domanda, che cerca di rendersi universale mentre universale non lo sarà mai…La domanda corretta sarebbe: Cosa cerchi tu in un uomo, oggi?...Ogni persona cerca qualcosa di diverso in base alle proprie esperienze e nel tempo, cambiando, cambia la sua opinione…quello che vi dirò adesso potrebbe non essere più valido fra tre mesi, forse nemmeno fra uno…Cercare di parametrizzare un’aspetto così labile come può essere l’interesse fra due persone non porta a nulla…ci sono solo le sensazioni…cosa cerco…cosa cerco…
Qualcuno che quando parla con me, parla con me…non mi guarda alle spalle alla ricerca di qualcun altro
Qualcuno che ti cerca anche solo per farti un saluto…
Qualcuno che sappia parlare senza le remore delle convenzioni…
Qualcuno che conosca il valore dei silenzi e li sappia accettare e valorizzare…
Qualcuno che sia in grado di capire quando è il caso di lasciar cadere un argomento…
Qualcuno che capisca cosa ti ferisce senza chiedertelo…
Qualcuno che ti guardi dritto negli occhi e non abbia paura di sostenere uno sguardo…
Qualcuno disposto a partire con te senza timore…
Qualcuno di cui puoi sentire la presenza anche in una stanza colma di gente…
Qulacuno di cui puoi percepire lo sguardo sulla pelle…
Qualcuno che si “armonizzi” a te come se fosse la cosa più naturale del mondo stare l’uno in compagnia dell’altro…
Qualcuno con un suo personale equilibrio, che si conosce e ha passato abbastanza tempo da solo da potersi descrivere senza remore e che ora abbia la voglia di unire se stesso a me per crescere insieme…
Qualcuno i cui difetti siano tali da risultare essenziali perchè ne fanno la persona che è…
Qualcuno che ti dona un sorriso senza ricevere nulla in cambio…
Qualcuno con cui potersi addormentare serena, sentendone il profumo nella stanza e ascoltandone il respiro regolare al tuo fianco…
Qualcuno da guardare la mattina appena sveglia…
Qualcuno…
Qualcuno…
Si potrebbe continuare all’infinito a descrivere le sensazioni e i sentimenti che vogliamo ci vengano suscitati ma non è questo il punto…
Non ci sono liste da soddisfare né punti da seguire…tutto quello che ho scritto potrebbe essere cancellato subito da qualcuno di completamente diverso…perché? Perché così è la vita, dolcemente e dolorosamente imprevedibile…Ci sono persone che si riconoscono subito, altre che ci mettono mesi, altre che ci mettono anche anni prima di accorgersi di essere intrinsecamente legate…E’ tutta una questione di tempi…I fattori in gioco sono talmente vasti che è inutile cercare di definirli…
…
Ed ora, Viaggiatore,…sono sempre stata titubante nel condividere una delle mie poesie d’amore preferite…perché secondo me le poesie d’amore che leggiamo non si condividono con nessuno…è talmente viscerale questo sentimento che lo rende poco portato alla condivisione…La lancio così allora nell’etere a chi leggerà…Questa poesia mi piace, forse perché è stata scritta da una donna…perché potrebbe rispondere alla domanda postami, perché è “carnale” ad un primo impatto ma se la leggi bene in realtà copre una gamma infinita di sensazioni e sotto si possono leggere una miriade di storie che ci comprendono e ci trascinano…
“ Vieni, entra e coglimi, saggiami provami…
comprimimi discioglimi tormentami…
infiammami programmami rinnovami.
Accelera…rallenta…disorientami.
Cuocimi bollimi addentami…covami.
Poi fondimi e confondimi…spaventami…
Nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami…ardimi bruciami arroventami.
Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgominami poi sgomentami…
Dissociami divorami…comprovami.
Legami annegami e infine annientami.
Addormentami e ancora entra…riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.”
(Patrizia Valduga 1953)
venerdì 11 aprile 2008
ultimamente mi sono trovata a rivedere le mie valutazioni su qualcuno spesso, quasi al punto di chiedermi se davvero penso di essere brava a capire le persone...beh ho concluso che in realtà non sono io a non essere brava ma le persone che hanno mille sfaccettature...e io stessa ho mille sfaccettature...quindi le combinazioni fra tutte le casistiche diventano infinite...ed è questo il bello...la variabile sempre in gioco che ci permette di continuare a vederci e parlarci senza mai sentire di conoscerci bene...ma sempre con quel sapore di nuovo in bocca...
mi piace essere spiazzata...è quello che adoro dell'essere umano...l'imprevedibilità...perchè in fondo siamo tutti persi nei nostri flussi mentali e quando questi si scontrano possono nascere interi universi...
giovedì 10 aprile 2008
10
Viaggiatore ti sei mai soffermato a guardare qualcosa che ritieni veramente brutto? Forse lo hai fatto senza accorgertene ma quasi sicuramente lo hai fatto e probabilmente non per criticare o per voglia di sfidarsi ma solo perchè la vista ti suscitava sentimenti intensi quanto il guardare qualcosa di bellissimo. A me è capitato anche di incantarmi e partire con il mio flusso di pensieri su quello che vedevo...probabilmente la conclusione a cui giungevo non era tanto il fallimento umano ma la tragica bellezza del brutto...c'è quel sentore di irrimediabile e compiuto che ti lascia un senso di impotenza...è il cercare di trovare comunque un barlume, un fragile segno di bellezza, un qualcosa che renda valore ai tuoi occhi e sentire che non è possibile...ciò che è brutto resterà tale...muto e indefesso nella sua presa di posizione...resterà lì di fronte al mondo come a dire: "sono qui e non sono bello e mi hai fatto tu...eccomi qui...e adesso vediamo come ti comporti"
Ed è nella lotta di sentimenti che genera dentro di noi che trova una spiegazione...è nel sentirsi in un certo qual senso colpevoli del nostro sguardo perchè ci sembra di rimarcare la bruttezza guardandola ma d'altra parte sappiamo che non guardare risulterebbe più innaturale del farlo e non vogliamo passare per innaturali...ma non sappiamo come gestire il nostro viso, siamo perfettamente consci che non ne abbiamo il controllo e ci sentiamo confusi fra pietismo, tristezza, finta indifferenza e una miriade di altre sensazioni non commensurabili...
ed è qui in questo universo di percezioni che il brutto trova la sua rivincita...il bello non riuscirà mai a gettarti più nel caos perchè gli manca la più totale tragicità...non riusciamo a commensurarlo perchè è difficile aver provato qualcosa di simile mentre il tragico...oh lui sì che lo abbiamo provato e possiamo sentirlo...
mercoledì 9 aprile 2008
...dimmi...
venerdì 4 aprile 2008
Decidendo
la cosa peggiore è quando sai bene che nessuno può consigliarti...è solo una questione di "sentirselo" ma nonostante questo ogni commento ti getta nel dubbio...ti fa pensare e rimuginare e ripensare...e agonizzi nel limbo delle risposte...e non è che tu sia realmente indeciso su cosa dire...oh no, non è così...tu sai benissimo quello che vuoi rispondere...e sai benissimo anche che lo farai...è solo che tardare la risposta ti lascia la possibilità di accarezzare come plausibile un diverso destino...ti permette di lasciar vagare la mente come se tu fossi un bambino e già solo il pensarlo è come se un po' lo vivessi...quando darai la risposta definitiva chiuderai una porta alle tue spalle e punto e stop...
Chi siamo alla fine se non il risultato delle nostre decisioni? e chi può dirci se furono giuste o sagliate? Nessuno...perchè poi giusto o sbagliato non esiste nemmeno...esiste la parola diverso che nasconde in sè una gamma di implicazioni indescrivibile...diverso...diverso...diverso