E poi c'è quel buco allo stomaco che ti prende quando sale veloce la paura di essere abbandonato. Quella paura atavica, che da bambino ha decretato la tua sopravvivenza e che ora da adulto devi imparare a controllare.
Perchè la prima cosa che ti passa per la testa è "cosa posso fare perchè non succeda?" e tutti gli strumenti manipolatori che sai pensare salgono alla testa abbinati a tutti quelli che comportano situazioni infelici per le quali la separazione non dovrebbe più prendere atto.
E quando sei adulto, se sei fortunato, incontri persone che ti insegnano a lasciare andare tutta questa paura. Ti prepari su fondamentali principi di gestione delle emozioni ma c'è poco da fare ad un certo punto il buco allo stomaco arriva. E devi essere molto allenato. Perchè chi parte, cresce, cambia ti sembrerà più avanti. Ed è questo il punto, che nella tua testa c'è un avanti e un dietro. E in questo caso il dietro sei tu. Il destino diverso non è contemplato.
E' dura da ammettere ma non c'è nulla di più faticoso che essere felici per qualcun altro. Ci vuole una vita per imparare ad esserlo. Come ci vuole una vita a capire che è quando lascerai libere le persone di andarsene che nessuno ti abbandonerà.
"La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso" mi ripeto questa frase e mi tranquillizzo perchè oramai ho vissuto abbastanza a lungo per potermi guardare indietro e vedere che tutto ha avuto un senso nel suo essere. Se dovrà succedere sarà la mia lezione da imparare per crescere.
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