giovedì 31 gennaio 2008

Che stupidi che siamo

“Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti…quante parole non dette…quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno”

Quante volte mi è capitato di pensare a questa frase e alla sua lampante verità. Per quanto però me la ripeta e sia conscia della sua chiarezza faccio sempre fatica ad abbattere quel muro che la rende attuale e vera. E così penso per molti. Ritornate un attimo indietro con il pensiero e fate mente locale a tutte quelle volte che avete trattenuto una parola a fior di labbra per non risultare sconvenienti, per paura delle conseguenze, per paura di non essere capiti, per paura di un rifiuto. E quando non avete avuto il coraggio di sostenere uno sguardo, quando pur sentendovi calamitati avete fatto prevalere il vostro autocontrollo e siete riusciti a mantenere un comportamento staccato e freddo nonostante il vostro impellente desiderio di esplodere. E’ un po’ come nei telefilm in cui puoi vedere l’azione reale e quella semplicemente pensata… Così a volte ritrovo due me, una che mantiene con tranquillità la sua calma senza scomporre un solo muscolo e magari si eclissa un po’ di più e l’altra, quella che nessuno vede, che vorrebbe urlare e distruggere il mondo e scappare senza meta e senza tempo…
Non vi è mai capitato di sentire improvviso ed intenso il bisogno e la voglia di fare qualcosa di assolutamente folle, un gesto talmente bello ai vostri occhi da risultarvi pazzesco, un qualcosa che potrebbe improvvisamente rovesciare gli equilibri del vostro mondo… e pensarci e pensarci e pensarci…e poi, come se niente fosse, lasciarlo lì, nel limbo delle cose non fatte…rimettervi all’equilibrio presente nel dubbio che scardinare il mondo non sia forse la soluzione giusta. Quanto più bello sarebbe se si lasciasse libero sfogo alla pazzia che coviamo in noi…almeno una volta rendere attuale ciò che pensiamo e vedere l’effetto che fa…l’effetto vero, non quello immaginato. A volte mi tormento nel pensarci, quante variabili ci sono in gioco, e quante strade e spesso basta un solo angolo e anche meno, un grado più a destra o a sinistra e la vita cambia, la prospettiva si tramuta e tutto assume sfumature impensate, si tinge di colori diversi…
Ma spesso…sempre…si finisce con il ponderare le conseguenze e si preferisce lasciare tutto com’è perché l’incertezza e l’insicurezza di cosa ci aspetta sono forse il più grande deterrente che si possa trovare.

1 commento:

Cristiano (Etrom) ha detto...

http://etromino.blogspot.com/2007/07/0209-am.html

Benvenuta nel club! :-)