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Photo by Dora Biondani |
Oggi mi sono ritrovata a chiaccherare con un'amica che si è trasferita per lavoro in America. Il compagno ha mollato tutto e l'ha seguita dopo qualche mese e ora si sono sposati con una piccola e breve cerimonia per poter stare insieme. Mi è tornato in mente l'inizio della loro storia quando lei, donna ferita, non voleva credere ai corteggiamenti di questo nuovo inquilino della sua vita e lo metteva alla porta a notte tarda dopo che si era fatto più di 100km per vederla. Era titubante, ferita e sulla difensiva. Qualche mese dopo incontrandola le chiesi: "Allora?"
La sua risposta la ricordo ancora:
"vedi ieri sono arrivata in centro al bar
accompagnata e poi mi serviva la macchina e lui mi ha dato le chiavi
dicendo : è parcheggiata al duomo...io sono andata e non la trovavo,
gira rigira non c'era...ho girato per le varie vie e alla fine era sul
lungofiume perchè lui si dimentica sempre dove la mette...e invece di
arrabbiarmi mi sono messa a ridere e ho detto: è proprio A....quindi
se non mi irritano queste cose credo proprio di essere innamorata"
Una spiegazione semplice ma che per me nasconde una storia dietro...mi vedo ogni frame di questo momento e credo che sia la verità.
Io non ho mai creduto nelle anime gemelle...credo fermamente nelle anime compagne (così le definisco io), in due entità autonome che scelgono di tenere accanto alla loro indipendeza quella di qualcun altro. Due persone già felici di per se stesse che vogliono fare una felicità^2 intrecciando le loro vite con la spontaneità dei fili d'erba incastrati dal vento.