Il tempo sfuma
i numeri si succedono
non esiste vera fine
non esiste vero inizio
sul filo di luce
nelle profondità delle radici
esiste una mutevole continuità
sabato 31 dicembre 2011
venerdì 23 dicembre 2011
albe infuocate inflamed sunrise
martedì 20 dicembre 2011
Un giorno un samurai andò dal maestro spirituale Hakuin e chiese:
"Esiste un inferno? Esiste un paradiso? Se esistono da dove si entra?".
Era un semplice guerriero. I guerrieri sono privi di astuzia nelle mente.
I guerrieri conoscono solo due cose: la vita e la morte.
Il samurai non era venuto per imparare una dottrina, voleva sapere dov'erano le porte, per evitare l'inferno ed entrare in paradiso.
Hakuin chiese: "Chi sei tu?". Il guerriero rispose: "Sono un samurai".
In Giappone essere un samurai è motivo di grande orgoglio. Significa essere un guerriero perfetto. Uno che non esiterebbe un attimo a dare la vita."Sono un grande guerriero, anche l'imperatore mi rispetta".
Hakuin rise e disse:"Tu, un samurai? Sembri un mendicante!"
L'uomo si sentì ferito nell'orgoglio. Sfoderò la spada, con l'intenzione di
uccidere Hakuin.
Il maestro rise: "Questa è la porta dell'inferno - disse - con questa spada, con questa collera, con questo ego, si apre quella porta".
Questo un guerriero lo può comprendere, così il samurai rinfoderò la spada... e Hakuin disse: "Qui si apre la porta del paradiso".
L'inferno e il paradiso sono dentro di te. Entrambe le porte sono in te.
Quando ti comporti in modo inconsapevole, si apre la porta dell'inferno;
quando sei attento e consapevole, si apre la porta del paradiso.
La mente è sia paradiso che l'inferno, perchè la mente ha la capacità di
diventare sia l'uno che l'altro. Ma la gente continua a pensare che tutto esista in un luogo imprecisato all'esterno...
"Esiste un inferno? Esiste un paradiso? Se esistono da dove si entra?".
Era un semplice guerriero. I guerrieri sono privi di astuzia nelle mente.
I guerrieri conoscono solo due cose: la vita e la morte.
Il samurai non era venuto per imparare una dottrina, voleva sapere dov'erano le porte, per evitare l'inferno ed entrare in paradiso.
Hakuin chiese: "Chi sei tu?". Il guerriero rispose: "Sono un samurai".
In Giappone essere un samurai è motivo di grande orgoglio. Significa essere un guerriero perfetto. Uno che non esiterebbe un attimo a dare la vita."Sono un grande guerriero, anche l'imperatore mi rispetta".
Hakuin rise e disse:"Tu, un samurai? Sembri un mendicante!"
L'uomo si sentì ferito nell'orgoglio. Sfoderò la spada, con l'intenzione di
uccidere Hakuin.
Il maestro rise: "Questa è la porta dell'inferno - disse - con questa spada, con questa collera, con questo ego, si apre quella porta".
Questo un guerriero lo può comprendere, così il samurai rinfoderò la spada... e Hakuin disse: "Qui si apre la porta del paradiso".
L'inferno e il paradiso sono dentro di te. Entrambe le porte sono in te.
Quando ti comporti in modo inconsapevole, si apre la porta dell'inferno;
quando sei attento e consapevole, si apre la porta del paradiso.
La mente è sia paradiso che l'inferno, perchè la mente ha la capacità di
diventare sia l'uno che l'altro. Ma la gente continua a pensare che tutto esista in un luogo imprecisato all'esterno...
lunedì 19 dicembre 2011
In a manner of speaking
In a Manner of speaking
I just want to say
That I could never forget the way
You told me everything
By saying nothing
Oh give me the words
Give me the words
That tell me nothing
Ohohohoh give me the words
Give me the words
That tell me everything
I just want to say
That I could never forget the way
You told me everything
By saying nothing
Oh give me the words
Give me the words
That tell me nothing
Ohohohoh give me the words
Give me the words
That tell me everything
ci sono cose così grandi da non esistere parole per esprimerle. Amore, rabbia, verità...
there are thing that are too big to be expressed by words. Love, anger, truth...
venerdì 16 dicembre 2011
Song 1
I chose the poison
Can't see the reason why wine
Into my vein
Goes to my brain
I took the poison
In your direction
I've lost all affection
Lost inspiration
I came into this world
By the backdoor of your love
And the world, this is me true
I came into this world
The world, this is me true
It left me no surprises
I took the poison
He flows, the poison
Rips our life, I have left
Something I feared
Slowly appeared
I took the poison
I found a reason :
I tried in vain
To forget the pain
I came into this world
By the backdoor of your love
And the world, this is me true
I came into this world
And the world, this is me true
He left me no surprises
I took the poison
Can't see the reason why wine
Into my vein
Goes to my brain
I took the poison
In your direction
I've lost all affection
Lost inspiration
I came into this world
By the backdoor of your love
And the world, this is me true
I came into this world
The world, this is me true
It left me no surprises
I took the poison
He flows, the poison
Rips our life, I have left
Something I feared
Slowly appeared
I took the poison
I found a reason :
I tried in vain
To forget the pain
I came into this world
By the backdoor of your love
And the world, this is me true
I came into this world
And the world, this is me true
He left me no surprises
I took the poison
Allucinazioni da droghe alcoliche miele e oro. (Umberto Stefanelli)
Rule game
sabato 10 dicembre 2011
there are nights
There are nights when you just don't want to go home. Nights that are made to walk in a sleeping city. Sometimes alone sometimes with someone by your side. Most of the time these are winter or spring nights. This week it happend to me two times with two different co-travellers. Both of the time I returned home but I felt the night and I wasn't able to fall asleep. I think that I just wanted to keep walking with the freezing air coming up and the silence. It's an indescrivable emotion of quiet and like a deja-vu. How difficult it is for me to share this with my co-traveller...I think they didn't realize I wasn't there anymore. How cool if they felt the same.
I felt in this way for the first time sometime ago...the words you wrote to me are still here in my room...I almost forgot them. Today I read something again, the ink is starting disappear. And I remember. May I think it's all connected? I don't know. It seams a long time ago but I know that it's not due to the real time, there are only a few years in between that time and now...I think it's me. Some life ago, another one. Who may say? It's the whole week that I have felt as if I am not in my body anymore...it's like walking and living but seeing myself from apart. I don't completly realize what happend. This could be the reason why I'm not sleeping soon...as years ago and why I embrace the night. The time of possibilities. There is no new wind in these days...only a bit the snow's smell...but it's like I'm ready to go again. It has to be a really strange period if, also without the wind, I would like to go and change again.
mercoledì 7 dicembre 2011
lunedì 5 dicembre 2011
Miracle a Le Havre
>>So there is no hope?
>>Miracles do happen
>>Not in my neighbourhood
Aki Kaurismaki ritorna con un film fatto di immagini che lasciano il segno, di primi piani, colori complementari, fotogrammi incisivi e al contempo delicati. Un film con personaggi dall'ironia sottile, quotidiana che ti strappa un sorriso o una risata senza strapparlo a loro.
Che piacere guardarlo in compagnia di una persona discreta e pacata che non disturba la serenità della sala quasi vuota di un cinema di perferia, di quelli che pian piano vanno in disuso. Un cinema che risente della recessione e ci si accoccola sotto le giacce a cercare di cogliere il calore del corpo e tenerlo. Mangiando cinture di liquirizia e bevendo acqua per non dormire, perchè fa molto cinema. E tornare a casa in macchina ripetendo le frasi "da tatuaggio del film".
Momenti di vita da conservare...piccoli miracoli anche loro nella loro perfetta armonia indisturbata.
Aki Kaurismaki it's back with a new film based on impressing images, close-up, complementary colour, amazing and soft frames. Characters that make a mark with their irony that let's you smile but not them.
What a pleasure watch it with a discret and quiet person in a suburban cinema that it's falling into disuse.
A cinema that is facing the crisis and so we had to stay under the coat to catch all the human warm. We ate liquorice and drank water to be sure to stay awake, and cause it was in the mood.
What a pelasure came back home by car talking about the sentences that could become a tatoo.
Moments in life that have to be preserved...small perfect hamonic miracles.
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