lunedì 5 dicembre 2011

Miracle a Le Havre

 
>>So there is no hope?
>>Miracles do happen
>>Not in my neighbourhood


Aki Kaurismaki ritorna con un film fatto di immagini che lasciano il segno, di primi piani, colori complementari, fotogrammi incisivi e al contempo delicati. Un film con personaggi dall'ironia sottile, quotidiana che ti strappa un sorriso o una risata senza strapparlo a loro.
Che piacere guardarlo in compagnia di una persona discreta e pacata che non disturba la serenità della sala quasi vuota di un cinema di perferia, di quelli che pian piano vanno in disuso. Un cinema che risente della recessione e ci si accoccola sotto le giacce a cercare di cogliere il calore del corpo e tenerlo. Mangiando cinture di liquirizia e bevendo acqua per non dormire, perchè fa molto cinema. E tornare a casa in macchina ripetendo le frasi "da tatuaggio del film".
Momenti di vita da conservare...piccoli miracoli anche loro nella loro perfetta armonia indisturbata.

Aki Kaurismaki it's back with a new film based on impressing images, close-up, complementary colour, amazing and soft frames. Characters that make a mark with their irony that let's you smile but not them.
What a pleasure watch it with a discret and quiet person in a suburban cinema that it's falling into disuse.
A cinema that is facing the crisis and so we had to stay under the coat to catch all the human warm. We ate liquorice and drank water to be sure to stay awake, and cause it was in the mood.
What a pelasure came back home by car talking about the sentences that could become a tatoo.
Moments in life that have to be preserved...small perfect hamonic miracles.




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