Ricordo i sorrisi e le risate e quanto amassi ritrovarmi a ridere ripensando alle battute scambiate. Le stupidaggini e i nonsense che fanno bene al cuore. La gioia di aver vissuto quei momenti si mischia lievemente al senso di mancanza assumendo la forma della gioia del mare ventoso di inizio primavera.
Torneranno condivisi attimi leggeri, diversi e nuovi, migliori ancora.
E quando il ritorno al passato diventa tentazione fuggo alla ricerca di immagini che mi scendano come un balsamo dalle pupille, ovunque. Candide architetture piene di luce, boschi dominio della natura, strade da percorrere, albe da vedere. Mi illumino di tutto questo. Fugace passa il pensiero di condividerli con chi fu.
Arriverà altro. I passi sugli aghi del sottobosco saranno multipli.
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