da PensieriParole
" Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora." (William Blake)
La paura che la prima volta ti prende quando capisci che c'è una fine a tutto.
Ho provato questo brivido freddo immobilizzante per la prima volta leggendo la teoria di evoluzione degli universi. Mentre apprendevo di come vi sia la possibilità che l'universo sia in espansione come puntini su di un palloncino in fase di gonfiaggio, il mio corpo ha realizzato che al di là di ogni teoria religiosa la fine era una mera questione di tempo. Per la prima volta ho invidiato chi ha la fede, una qualsiasi certezza inammovibile del poi.
Il corpo, la mente, sono maestri nell'incamerare le sensazioni e nel rimandartele come flash nei momenti più impensati. La vita però mi ha portata ad apprendere strumenti per controllarli e cercare di domarli.
La fisica quantistica, la teoria delle stringhe, la geometria applicata all'universo mi hanno poi fatto assaporare di nuovo il piacere dell'incertezza e il valore dei "potrebbe essere diverso", la tenera sicurezza dell'ignoranza che spesso diventa ancora più profonda tanto più si studia e legge.
Ora accolgo quei flash di gelo come campanelli tibetani. Mi servono a ricordare "l'eternità in un'ora".
Mi fermo sul mio corpo invaso, mi guardo attorno e cerco di cogliere tutto quello che accade. Sorrido. Spesso mi trovo a considerare che sono felice di essere qui ed ora con le persone cui voglio bene e che mi circondano, mi sento fortunata, e sento di avere il potere di fare tutto, di essere tutto.
Sento la forza delle scelte. Ripenso alle strette di cuore che ho provato recentemente legate alle mie sofferenze e al mio modo d'essere, alle parole dette che feriscono e a quelle non dette che feriscono forse di più. Penso alle persone a cui ancora delego il potere delle mie emozioni...e riporto il tutto a me e alle scelte.
Perchè in fondo quello è...una scelta. Scelgo io cosa mi provoca sofferenza emotiva, scelgo io quale parole far risuonare con le mie lacrime, scelgo io quali persone incaricare di certi poteri...
In quanto responsabile delle mie scelte posso cambiarle.
Anche questa è una scelta. Difficile. E ve lo assicuro perchè ci provo quasi quotidianamente. Dire che nessuno mi sta facendo niente ma sono io a lasciare che accada è forse la scelta che mi richiede più forza di volontà in assoluto. Ma fino ad ora paga, paga sempre.
Quando sento il gelo penso che la fine è più vicina di quanto si creda ma che la scelta di come vivere l'ora è solo mia. Le strette al cuore mi restano, il percorso è lungo e c'è da sputare sangue e, chi mi sente spesso sa che sono lontana da quello che potrei diventare...ma sa anche che sono lontana da quello che ero. Chi mi è vicino sa che non evito più gli specchi.
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