A volte ho dei pensieri in testa che fullano e voticano a velocità sempre crescente fino a colmare ogni istante e rendere qualsiasi altra attività inutile. Ogni parola letta, ogni gesto, viene pian piano soffocato dai pensieri e persistere nel cercare di concludere qualcosa non fa che portarmi ancora più lontana nel mio flusso ininterrotto di collegamenti. Sono quei giorni in cui arrivi a sera e ti rendi conto che hai effettivamente fatto un mucchio di cose, ma tutte da automa...non saresti in grado di parlare di nessuna di esse, come vivere fuori dallo spazio-tempo, come essere esterni a se stessi. Oggi è così...i pensieri si susseguono, si contrastano, mi preoccupano...mi gonfiano il cuore di un misto di ansia, paura, incoscienza e razionalità fino a farmi sentire la pesantezza nel petto, come se dovessi aprire la cassa toracica perchè rischia di espolodere dentro me. Uno di quei giorni in cui se ti chiedessero di descrivere il momento attuale potresti solo dire che senti un'impalpabile inquietudine...ecco inquietudine è la parola esatta, è perfetta...sei così e non sai perchè, non riesci concretamente a definire le tue sensazioni perchè troppi sentimenti si accavallano.
A me capita quasi sempre quando soffia un particolare tipo di vento, quando l'aria è frizzante e carica di aspettative...per molti è il vento dei cambiamenti e, se dovessi definirlo, direi che è così...e a volte le casualità, le conversazioni strane, accadono sempre con questo vento. Oggi soffia, non è forte ma c'è e lo sento, sento il suo odore e lo sento pizzicare...e il cuore esplode, esplode nel petto...sono inquieta e i pensieri mi prosciugano...ma alla fine è sempre il destino a comandare. La mia inquietudine non può mutare nulla...l'unica cosa è aspettare e guardare...o forse muovendomi riuscirei...
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